La Proprietà
La storia del Domaine François Cotat affonda le sue radici nella tradizione familiare di Chavignol, villaggio emblematico della denominazione Sancerre. Da diverse generazioni, la famiglia Cotat crea vini di grande personalità, tramandati di padre in figlio. François ha rilevato le vigne di famiglia negli anni ’90, proseguendo il lavoro avviato dal padre e dallo zio, con l’obiettivo di rispettare l’identità dei terroir e di produrre cuvée senza tempo.
Le vigne di François Cotat si trovano su alcuni dei migliori pendii di Chavignol, tra cui le famose parcelle Monts Damnés, Culs de Beaujeu e La Grande Côte. Questi ripidi pendii, con i loro suoli di marne kimmeridgiane, offrono esposizione e profondità ideali per dare vita a vini di rara intensità. Il lavoro in vigna, svolto artigianalmente e a mano, rispetta il ciclo vitale e l’equilibrio naturale dei suoli, senza ricorrere ad artifici moderni.
Oggi François Cotat è riconosciuto come uno dei grandi maestri del Sancerre. I suoi vini, realizzati con una precisione da orafo e vinificati secondo metodi tradizionali (pressature delicate, fermentazioni lunghe, affinamenti in vecchie botti), attraversano gli anni con eleganza e longevità straordinarie. Prodotte in quantità molto limitate, le sue cuvée sono ricercate dagli appassionati di tutto il mondo per la loro profondità e per la capacità di esprimere con purezza l’identità unica di Chavignol.
Il Vino
Le vigne dei Monts Damnés sono coltivate a mano su pendii estremamente ripidi, su suoli di marne kimméridgiennes, offrendo un terroir esigente ma di un'eccezionale ricchezza. La vinificazione, condotta con fermentazioni lunghe e naturali, permette di rivelare tutta la complessità e la mineralità di questo cru emblematico.
Degustazione
Le Monts Damnés di François Cotat rivela un naso intenso che mescola agrumi maturi, frutti a polpa bianca e una mineralità gessosa tipica di Chavignol. In bocca, la texture è ampia e setosa, equilibrata da una tensione salina e un'acidità cesellata che conferiscono energia e precisione. Il finale, lungo e persistente, lascia un'impronta elegante di pietra focaia e scorza di agrumi.